I dati sull’indice dei prezzi al consumo statunitensi diffusi ieri sono stati leggermente inferiori alle attese, con un aumento dell’inflazione pari solo allo 0,3% nel corso del mese, innescando un rally della propensione al rischio che ha portato i titoli azionari a nuovi massimi storici.
β‘οΈ Ieri Γ¨ arrivato il dato macro piΓΉ importante sul mercato:Β l’indice dei prezzi al consumoΒ statunitense , leggermente inferiore alle attese, con un aumento mese su mese solo dello 0,3%. Sebbene questo sia stato solo leggermente inferiore alle aspettative, i dati hanno portatoΒ i mercati azionariΒ in forte rialzo fino a nuovi massimi storici, in particolare siaΒ nellβindice NASDAQ 100Β cheΒ nellβindice S&P 500Β . Anche diverse materie prime hanno visto aumenti di prezzo, mentre il dollaro USA Γ¨ stato svenduto poichΓ© la notizia probabilmente anticiperΓ leggermente le aspettative di taglio dei tassi. Non Γ¨ chiaro se questo rally della propensione al rischio abbia ancora molto da fare oggi poichΓ© il mercato inizia a chiedersi se abbia reagito in modo eccessivo, ma i nuovi massimi a lungo termine sono solitamente meglio interpretati come unΒ segnale rialzistaΒ .
β‘οΈ NelΒ mercato ForexΒ , la storia principale Γ¨ la nuova debolezza del dollaro USA, quindi i trader Forex potrebbero voler cercare operazioni brevi in ββdollari a breve termine. Dall’apertura di Tokyo, la valuta principale piΓΉ forte Γ¨ lo yen giapponese, mentre il dollaro australiano Γ¨ la piΓΉ debole.
β‘οΈ L’oroΒ eΒ l’argentoΒ sono saliti ieri, con l’argento che sembra ancora piΓΉ rialzista avendo raggiunto un nuovo massimo di 2 anni. L’argento sarΓ particolarmente interessante perΒ i trader che seguono trendΒ sul lato lungo.
β‘οΈ I futures sul rame continuano ad avanzare verso i nuovi prezzi massimi degli ultimi 2 anni, quindi saranno interessanti per i trader di tendenza sul lato Long.
β‘οΈ Il petrolio greggioΒ Γ¨ aumentato leggermente ieri a causa delle scorte statunitensi in calo e della crescenteΒ propensione al rischioΒ , suggerendo che il WTI potrebbe toccare il fondo a 78 dollari.
β‘οΈ Ieri sono stati pubblicati i seguenti dati, oltre allβIPC statunitense:
- Vendite al dettaglio negli Stati Uniti: ben al di sotto delle aspettative, suggerendo un rallentamento della domanda, il che supporta la tesi di precedenti tagli dei tassi.
- Indice manifatturiero dellβEmpire State statunitense: solo leggermente peggiore del previsto.
- Tasso di disoccupazione australiano: ha visto un aumento inaspettato dal 3,9% al 4,1%.
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β‘οΈ PiΓΉ tardi oggi verranno rilasciati i dati sulle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti.
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