Un solido sentimento di avversione al rischio continua a dominare i mercati, con il dollaro USA che continua ad avanzare contro lo yen e le valute europee, mentre la maggior parte dei mercati azionari sono scambiati in ribasso ieri, anche se si vede una piccola ripresa durante la sessione asiatica.
➡️ La propensione al rischio continua ad essere scarsa, con i mercati azionari scambiati in ribasso quasi ovunque ieri. Tuttavia, la sessione asiatica di oggi ha visto alcuni piccoli recuperi. L’indice NASDAQ 100 sembra aver effettuato un crollo tecnico al di sotto del precedente supporto chiave a 14657, mentre sia questo indice che l’indice S&P 500 hanno raggiunto ieri nuovi prezzi bassi di 3 mesi.
➡️ Nel mercato Forex, il dollaro USA rimane la valuta principale più forte, con la coppia di valute USD/JPY al centro dell’attenzione che ieri ha raggiunto il nuovo massimo di 11 mesi a ¥ 149,18 con la Banca del Giappone che minaccia apertamente di intervenire ma non riesce a intraprendere alcuna azione concreta. Anche il dollaro americano ha nuovamente raggiunto nuovi massimi a lungo termine contro le valute europee EUR, GBP e CHF con una tendenza direzionale molto chiara. I trader di trend nel mercato Forex saranno più interessati ad essere Long su USD/JPY e Short su EUR/USD poiché queste sono le due principali coppie di dollari che storicamente tendono ad avere trend in modo più affidabile.
➡️ Molte materie prime vengono scambiate al ribasso nell’attuale contesto di avversione al rischio, con l’oro e l’argento in calo ieri. Tuttavia, il prezzo del petrolio greggio sta aumentando fermamente, minacciando di riguadagnare il massimo plurimese raggiunto pochi giorni fa sopra i 92,60 dollari. Alcune soft commodity mantengono per lo più valore, ma nessuna sta raggiungendo nuovi massimi.
➡️ La pubblicazione di ieri dei dati sulla fiducia dei consumatori della CB statunitense è stata leggermente più debole del previsto.
➡️ I dati CPI (inflazione) australiani si sono attestati, come previsto, al 5,2%, in leggero aumento rispetto al tasso annualizzato del mese scorso.
➡️ Holzmann della BCE ha affermato che non è sicuro che il tasso terminale sia stato ancora raggiunto, offrendo la prospettiva di ulteriori aumenti dei tassi oltre l’attuale tasso del 4,50%.
➡️ Non sono previsti dati di grande importanza per oggi, quindi potrebbe essere una giornata relativamente tranquilla sui mercati, anche se il recente solido sentimento di avversione al rischio potrebbe continuare a portare avanti le tendenze attuali.
Credit by DailyForex.com