L’oro continua ad avanzare lentamente verso i nuovi massimi degli ultimi 6 mesi sopra i 2.010 dollari, non lontano dal suo massimo record di circa 2.070 dollari.
➡️ L’oro ha fatto un breakout rialzista verso un nuovo massimo di 6 mesi sopra i 2.010 dollari l’oncia e minaccia di raggiungere il suo massimo storico a circa 2.070 dollari, attirando i trader di tendenza sul lato lungo. La sua volatilità è relativamente bassa.
➡️ L’indice NASDAQ 100 e gli altri principali indici azionari si stanno per lo più consolidando. La settimana scorsa l’indice NASDAQ 100 ha raggiunto il nuovo massimo degli ultimi 22 mesi. I trend trader e i trader giornalieri saranno interessati a essere coinvolti sul lato Long, con i rialzisti che ricevono un vento favorevole dai dati sull’inflazione statunitense inferiori alle attese di recente.
➡️ Nel mercato Forex, il dollaro statunitense è la valuta principale più debole nel breve termine, mentre lo yen giapponese è la più forte, mettendo a fuoco la coppia valutaria USD/JPY . Il dollaro USA continua la sua tendenza ribassista a lungo termine.
➡️ Il petrolio greggio viene scambiato leggermente al ribasso poiché l’OPEC è stata costretta a rinviare la sua prossima riunione dallo scorso fine settimana al 30 novembre, mentre le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate la scorsa settimana al livello più alto da luglio.
➡️ Il governatore della RBA Bullock afferma che la Banca deve essere “un po’ attenta” nell’usare i tassi per ridurre l’inflazione senza aumentare la disoccupazione. Ciò potrebbe essere interpretato come un’inclinazione accomodante molto minore.
➡️ Più tardi nella giornata di oggi verranno pubblicati i dati sulla fiducia dei consumatori della CB statunitense e i dati sull’IPC (inflazione) australiano.
Credit by DailyForex.com