Il principale indice azionario statunitense, l’S&P 500, ha raggiunto ieri un nuovo massimo storico e sembra ancora rialzista, in attesa dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti.
➡️ L’indice S&P 500 è salito ieri per raggiungere un nuovo massimo storico sopra i 5.800. Si tratta di un comportamento rialzista in vista dei dati cruciali sull’inflazione statunitense di oggi, che dovrebbero mostrare un tasso annualizzato in calo dal 2,5% al 2,3%. Se la caduta è più forte, possiamo aspettarci che i mercati azionari e le valute più rischiose salgano saldamente. Se la caduta è più debole del previsto o addirittura non vediamo alcun cambiamento o un aumento del tasso, possiamo aspettarci un forte calo nei mercati azionari e una grande spinta al dollaro statunitense.
➡️I verbali dell’ultima riunione del FOMC statunitense sono stati pubblicati ieri. Hanno mostrato che una minoranza sostanziale voleva tagliare i tassi solo dello 0,25%, ma sono stati messi in minoranza dai partecipanti che pensavano che l’economia statunitense fosse più debole di quanto i dati sui posti di lavoro e sugli utili medi successivi mostrassero. Ciò suggerisce che assisteremo a un approccio più aggressivo ai tagli dei tassi alla prossima riunione della Fed a novembre. Lo strumento FedWatch del CME suggerisce ancora che l’86% si aspetta un taglio dei tassi dello 0,25% alla prossima riunione della Fed.
➡️ Il sentiment continua a essere aggressivo sul dollaro USA dopo l’evento scatenante di venerdì scorso, quando sono stati pubblicati dati considerevolmente più forti del previsto sui posti di lavoro e sui guadagni medi negli USA. L’indice del dollaro USA (DXY) ora è scambiato ben al di sopra del precedente livello di resistenza chiave a 102,25. Questo è un segnale rialzista per il biglietto verde.
➡️ Dall’apertura odierna di Tokyo, la valuta principale più forte è stato il dollaro neozelandese, mentre la più debole è stato lo yen giapponese.
➡️ L’oro è stato venduto ulteriormente dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico qualche giorno fa. Se chiude sotto i $2.570 la maggior parte dei trend follower rinuncerà a questa lunga operazione,
➡️ Più tardi oggi saranno pubblicati i dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) (inflazione) degli Stati Uniti.
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