La settimana inizia con i mercati in una fase di debole propensione al rischio, mentre osservano con cautela la prossima pubblicazione di mercoledì dei dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense, che dovrebbero mostrare un tasso annualizzato invariato.
➡️ I mercati stanno già guardando avanti all’importantissimo rilascio dei dati CPI USA di mercoledì. Si prevede ampiamente che i dati mostreranno un aumento mese su mese dell’inflazione, che lascerebbe il tasso annualizzato invariato al 3,0%.
➡️ Nonostante il giorno festivo in Giappone oggi, c’è stato un certo movimento di mercato durante la sessione asiatica, specialmente nel mercato Forex, dove il dollaro neozelandese è stata la valuta principale più forte mentre lo yen giapponese è stato il più debole, mettendo in risalto la coppia di valute NZD/JPY . Il dollaro statunitense si è mosso a malapena. I trader di tendenza rimarranno interessati a essere long su EUR/USD, anche se ultimamente c’è stato un movimento molto lento in quella coppia di valute.
➡️ Il petrolio greggio sta aumentando costantemente, in parte a causa della convinzione che l’asse iraniano stia per lanciare un attacco importante contro Israele, che ha minacciato di rispondere con una potenza di fuoco senza precedenti contro il Libano e forse anche contro l’Iran se l’attacco oltrepassa certe linee rosse. L’amministrazione statunitense è disperata per calmare le tensioni e sta spingendo per un cessate il fuoco contro Israele e Hamas e sembra usare la tensione per vendere il cessate il fuoco. Questa sera è stata la data più ampiamente attesa per l’inizio di qualsiasi attacco.
➡️ L’oro sembra debolmente rialzista sopra i 2.417 dollari.
➡️ In generale, finora si può affermare che i mercati hanno una debole propensione al rischio.
➡️ Per oggi non sono previste pubblicazioni di dati di grande impatto, quindi è probabile che l’andamento del mercato sarà tranquillo.
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